Mattone riciclato ricavato dal prodotto di scarto della desalinizzazione, un processo fondamentale per combattere la carenza d’acqua nel mondo. Un’elaborata tecnica di pressatura trasforma il cloruro di sodio poroso in un mattone simile al marmo, che può sopportare più peso della muratura convenzionale, ma senza dover subire un processo di cottura ad alta emissione.
Quando l’acqua potabile viene ottenuta mediante la desalinizzazione, viene prodotta una salamoia altamente concentrata come prodotto di scarto. Questa sostanza, solitamente purtroppo viene reimmessa nell’oceano, con conseguenze tuttavia molto dannose per l’ambiente.
Il progetto del mattone di sale dimostra il potenziale di una risorsa inutilizzata: un prodotto di scarto dannoso per l’ambiente si trasforma in un mattone da costruzione di alta qualità, che per la sua forza e trasparenza consente nuove forme di architettura.
Il design prevede infatti che la forma delle superfici sia a doppia curvatura – un cosiddetto paraboloide iperbolico – e questo consente ai mattoni di incastrarsi tra loro nella muratura. Di conseguenza, i mattoni non possono muoversi tra loro anche sotto elevate forze applicate, un compito che nella muratura convenzionale viene svolto da malta cementizia ad alta intensità di carbonio.
Questo metodo costruttivo non solo elimina la necessità di malta, ma consente anche di smontare la struttura, se necessario, nei suoi singoli segmenti. A lungo termine, ciò aumenta la durata dell’edificio, poiché è facile sostituire o riparare singole pietre. Utilizzando sostanze puramente naturali, il materiale da costruzione è riciclabile al 100%.
Il mattone è stato sviluppato dalla Bauhaus Universität Weimar come parte di un progetto di ricerca più ampio sui materiali da costruzione sostenibili e ha ricevuto il Green Concept Award (Categoria Nuovi Materiali) 2022.