Polimeri a memoria di forma disponibili in granuli per lo stampaggio ad iniezione ed estrusione.
Sono definiti a “Memoria di Forma” perché, partendo da uno stato iniziale “A”, se vengono riscaldati superando la temperatura di transizione vetrosa (Tg), passano rapidamente da uno stato rigido ad uno più morbido e malleabile, che permette di poterli modificare a piacere; se subiscono un raffreddamento, la nuova forma impressa resta ‘congelata’ e quindi mantenuta (stato “B”); nel caso in cui venga nuovamente fornito del calore, il materiale perde la forma raggiunta nello stato “B” e, come se avesse una memoria, torna esattamente alla sua configurazione originale che viene mantenuta una volta che il materiale si raffredda e si irrigidisce nuovamente.
A questo punto il polimero è pronto per un nuovo ciclo di cambiamento di forma.
Questa trasformazione può avvenire n-volte senza che le caratteristiche di ‘memoria’ vengano perse.
Spesso i polimeri a memoria di forma vengono sfruttati anche per la caratteristica di essere ‘plasmabili’ ad un valore utile di temperatura, che in molte applicazioni può coincidere con quello corporeo.
Nessun altro polimero, tra quelli tradizionali, evidenzia un comportamento simile a temperature così basse.
Sfruttati inizialmente per un impiego nel settore aerospaziale, oggi prevedono utilizzi nei settori industriali più vari.
Grazie alla loro biocompatibilità, alcune tipologie di resine termoplastiche sono impiegate nel settore medicale (es.
cannule intravenose o impugnature di posate per disabili).
(PO2656)
